martedì 6 aprile 2010

Briosco 02 Aprile 2010

Luogo di osservazione: Briosco (MB)
Data: 02 Marzo 2010
Scopo dell'osservazione: riprendere Mercurio.
Oggetti osservati: Sole, Venere, Mercurio.
Oggetti fotografati: Sole (in particolare il gruppo di macchie 1057), Mercurio.
Condizioni atmosferiche: cielo sereno.
Seeing: III della scala Antoniadi.
Inquinamento luminoso: assente.
Note: L'osservazione è cominciata nel pomeriggio con l'osservazione del Sole ed in particolare del gruppo di macchie 1057. Successivamente si è cercato il pianeta Venere e dopo alcune difficoltà a seguito di un non perfetto stazionamento dello strumento, il pianeta era al centro del campo di un oculare Plossl 40 mm. Individuato Venere sono state corrette le ghiere di A.R. e declinazione al fine di trovare Mercurio tra le luci del giorno. Purtroppo le fatiche sono state vane e l'unico oggetto visibile oltre al Sole restava Venere. Dopo il tramonto, all'imbrunire, partendo da Venere è stato possibile con piccoli movimenti in A.R. e declinazione individuare nel campo dell'oculare Plossl 40 mm Mercurio. Questo si presentava come una debole stella tra le luci del tramonto.
Il seeing peggiorava drasticamente con il passare dei minuti e in un quarto d'ora si è passati da un seeing III/IV ad un seeing V della scala Antoniadi. Durante la ricerca di Mercurio in luce diurna si sono sperimentate le seguenti modifiche, utili e facili da apportare. Con un cartoncino si è costruito un paraluce molto lungo per il cercatore 6 x 30 del telescopio riflettore Newton SkyWatcher 150 mm f/5. Tale paraluce permette di evitare riflessi interni dovuti alla vicinanza del disco solare (non filtrato) al pianeta. Il secondo accorgimento consiste in un foglio di carta bianca, formato A4, con un buco al centro del diametro pari a quello del paraluce del nostro cercatore. Una volta infilato il foglio nel cercatore, è possibile schermare il volto (e gli occhi) dalla luce diretta del Sole.
Infine, per ridurre la quantità di luce proveniente dal fondo cielo, è possibile diaframmare il telescopio. Nel nostro caso abbiamo ridotto il diametro a 50 mm. Durante le riprese di Mercurio effettuate con la webcam si è notato come la presenza di questo diaframma migliori la qualità complessiva dell'immagine. Infatti, come verificato lo scorso anno con Venere, anche con Mercurio si ha una distorsione dell'immagine. Questa consiste in un piccolo alone asimmetrico luminoso dovuto, molto probabilmente, a problemi di ostruzione del secondario e/o focheggiatore. Problema amplificato anche dal basso valore del rapporto focale dello strumento. 


Macchie numero 1057 - 02 Aprile 2010 ore 15.28 U.T., webcam Philips SPC 900 NC a fuoco diretto del telescopio Newton 150 mm f/5 su montatura EQ 3.2. Filtro solare autocostruito in Mylar a tutta apertura + filtro IR cut Astronomik da 31.8 mm. Somma di 540 frame selezionati a partire da un campione di circa 700 effettuata con Registax 5.0.2.8.



Mercurio - 02 Aprile 2010 ore 18.04 U.T., webcam Philips SPC 900 NC + lente di Barlow acromatica 3x Heyford a fuoco diretto del telescopio Newton 150 mm f/5 diaframmato a f/15 su montatura EQ 3.2. Filtro IR cut Astronomik da 31.8 mm. Somma di 363 frame selezionati a partire da un campione di circa 700 effettuata con Registax 5.0.2.8.





Il Sole e Mercurio - elaborazioni effettuate con Photoshop CS4.

Conclusioni: Questa è la prima ripresa del pianeta Mercurio. Malgrado sia stato osservato tra le luci del tramonto, la sua scarsa altezza dall'orizzonte ovest ha penalizzato drasticamente la qualità dell'immagine. In questi giorni, se possibile, cercheremo di riprendere nuovamente il pianeta sino alla sua massima elongazione. La costruzione del paraluce e schermo per il cercatore 6 x 30 si è rivelata molto utile per le osservazioni diurne. In futuro dovremo testare la riduzione del diametro dello strumento per le riprese di pianeti luminosi come Venere. Nota dolente il cattivo puntamento polare e la serie di macchie sul filtro IR cut e/o sensore della webcam.